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Informo che la pubblicazione di nuove interviste è al momento sospesa a causa del poco tempo a disposizione per seguire il blog come meriterebbe, mi dispiace...
Invito comunque gli utenti a navigare sulle pagine alla ricerca di interessanti interviste, ad esempio questa (postuma) a Mario Giacomelli.

Mi scuso per l'inconveniente con gli affezionati lettori e (spero) a presto!
Ricerca personalizzata

lunedì 25 gennaio 2010

Fotografi nel web #104: Fabrizia Milia



Fabrizia Milia: chi è?
Una bozza. Ancora non è. Ma mi sto impegnando per farla diventare, perché ho sempre pensato e detto: "O si diventa o si smette d'essere".

Quando hai iniziato a fotografare?
Quando mi sono accorta che avrei potuto Creare da sola immagini gradevoli per me stessa, vedendo la marea di Stupende foto nel web. Ovvero, circa due anni fa.

Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Ritratto, senza ombra di dubbio.

Hai fatto qualche corso di fotografia?
No, ma ne ho intenzione. Voglio apprendere la Tecnica, perché mi sono accorta che è fondamentale.

Quali sono gli scatti ai quali sei particolarmente legata?
Questo:


...perché mi ha sorpreso. E' stato apprezzato più di quanto pensassi. Più dagli altri che da me stessa.


...e questo, perché è stato uno di quei casi in cui vedi la foto ancor prima di scattare.

Quali sono i tuoi progetti attuali e quali quelli per il futuro?
Uno dei miei progetti è proprio quello di frequentare un'accademia di fotografia. Per apprendere, come dicevo prima, la fondamentale tecnica che ahimé mi manca.

Quanto tempo dedichi alla fotografia?
Molto credo. Giro intorno ad essa.

Quando rivedi i tuoi vecchi scatti cosa pensi?
Sorrido. Le guardo con affetto. E poi mi piace vedere la crescita che Obiettivamente c'è stata.

Dove sono pubblicate, sul web, le tue foto?
Ovunque. Dove mi Porto porto anche loro.

Un pensiero a chi si avvicina ora al mondo della fotografia.
Banalmente di mettere in Ogni foto anche un frammento della propria anima. E di non fare mai Confronti. Indubbiamente ci sono persone più Capaci ma questo Non significa che ciò che si realizza abbia meno valore.








Fotografie: © Fabrizia Milia


Vuoi concludere con un saluto o un ringraziamento?
Ringrazio E.
Te
e
loro.


Le interviste ai "Fotografi nel Web" sono una rubrica del blog: Dentro al Replay

lunedì 18 gennaio 2010

Fotografi nel web #103: Giuseppe Bartuccio



Giuseppe Bartuccio: chi è?
48 anni, nato all’estero da genitori siciliani, la fotografia è stata professione per diventare poi passione e liberarsi da vincoli che rischiavano di ingabbiarla in stereotipi nei quali non mi riconoscevo. Oggi ho la libertà di scegliere ed esprimermi: una fortuna per chi, come me, ama "disegnare con la luce". Collaboro con alcuni professionisti curando la post-produzione (Photoshop).

Quando hai iniziato a fotografare?
Mi sono avvicinato alla fotografia nei primi anni ’80, ma attraverso la stampa. Ho avuto così modo di affinare, grazie al lavoro in camera oscura (stampavo a colori con un Durst 805 e bacinelle riscaldate auto-costruite!), il gusto per l’inquadratura e la composizione, e, cosa più importante, a "capire" la luce.

Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Sicuramente il reportage è la forma di fotografia che più mi attrae.

Hai fatto qualche corso di fotografia?
Non ho mai partecipato ad alcun corso di fotografia, ma non escludo che in futuro non voglia arricchire le mie conoscenze partecipando ad un workshop specifico.

Quali sono i fotografi del passato e del presente che più apprezzi?
Steve McCurry sopra tutti. Abbas per la sua "forza" giornalistica ed il bellissimo bn; Susan Meiselas per il modo di "entrare" nella scena che racconta.

Che attrezzatura fotografica hai usato nel passato, e quale stai attualmente utilizzando?
Nikonista da sempre e per sempre! In analogico fino alla F4, a cui affiancavo, per lavori particolari, l’Hasselblad 503CX con il favoloso 60mm. Nel digitale sono fermo alla D300, sognando il formato pieno... Ottiche originali dal 20mm fino al mio preferito: il 180mm f2,8.

Qual è lo scatto al quale sei particolarmente legato?
Questo:
E’ l’immagine che, anche se tecnicamente non perfetta, porterò sempre nel mio cuore, perché si tratta di uno scatto rubato dopo un viaggio di oltre otto ore, dopo aver risalito un tratto dell’Orinoco, poi il Rìo Sipapo ed il Rìo Autana. Ero stanco e l’improvvisa oscurità mi aveva messo un po’ di ansia. All’improvviso ho "colto", negli occhi della madre e del bambino con cui viaggiavo, la luce ed il sorriso che dicevano: "Eccoci a casa". Mi sono girato ed ho visto la loro capanna...

Quali sono i tuoi progetti attuali e quali quelli per il futuro?
Viaggiare. Sto valutando la possibilità di recarmi in Iran, grazie all’appoggio (indispensabile) di una persona del luogo. Vorrei visitare l’Africa sub-sahariana e completare il mosaico dei paesi del Sudamerica.

Hai mai esposto le tue immagini in mostre fotografiche personali o collettive?
E’ in preparazione una mostra sul reportage in Venezuela.

Hai mai avuto riconoscimenti in concorsi fotografici o pubblicazioni delle tue foto su libri o riviste?
Non partecipo, spesso per pigrizia, ad alcun concorso fotografico. Nella scorsa edizione del contest del National Geographic (2008), due immagini sono state selezionate ed inserite nella galleria online del sito.

Quanto tempo dedichi alla fotografia?
La fotografia fa parte della mia vita: difficile quantificare il tempo che ad essa dedico.

Quando rivedi i tuoi vecchi scatti cosa pensi?
Provo sempre un’emozione particolare. A volte "riprendo" le immagini per correggere il taglio, o semplicemente, trasformarle in bn.

Dove sono pubblicate, sul web, le tue foto?
Photoarts, MicroMosso, Photorevolt.
Ho anche un sito personale che, ahimè, non aggiorno da tempo.

Un pensiero a chi si avvicina ora al mondo della fotografia.
Di guardare le immagini dei grandi fotografi, carpirne i segreti, trasformare in immagini le proprie emozioni. Oggi, grazie al digitale, la fotografia è più accessibile e più libera. Ma spesso si "ferma" alla semplice visualizzazione del file sul pc. Invece bisogna scegliere i lavori migliori e stamparli. Solo così potremo apprezzare la fotografia!








Fotografie: © Giuseppe Bartuccio

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martedì 12 gennaio 2010

Fotografi nel web #102: Giovanni Iannaccio



Giovanni Iannaccio: chi è?
Credo che "fotoamatore dilettante" sia la definizione che mi si addica di più. Nella vita insegno inglese in un liceo.

Quando hai iniziato a fotografare?
A dire la verità mi son sempre trastullato con una serie di macchinette fotografiche, usa e getta e altri modelli, come ad esempio una Kodak ultrapiatta che mi avevano regalato i miei parenti in Canada ma che non ha avuto fortuna in Italia, per cui diciamo che fotografo da sempre. Se parliamo di consapevolezza, però, allora diciamo che ho iniziato con le fotocamere digitali: dapprima le compattine, vari modelli, e poi con quella che da qualche anno mi accompagna nelle mie avventure.

Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
I generi che preferisco sono: paesaggio, natura (con tralicci e pali!) e street. Il ritratto resta invece un territorio ancora quasi per nulla esplorato.

Hai fatto qualche corso di fotografia?
No, niente di sistematico. Ho ancora grosse lacune nelle competenze di base e quel poco che so lo devo interamente agli amici ed alle community fotografiche che frequento su Internet.

Quali sono i fotografi del passato e del presente che più apprezzi?
Pur non avendo una preparazione così ampia, citerei Gianni Berengo Gardin, Henry Cartier-Bresson, Michael Kenna e Steve McCurry.

Che attrezzatura fotografica hai usato nel passato, e quale stai attualmente utilizzando?
Oltre alle compattine di cui parlavo prima, ora utilizzo una CANON EOS 350D e come obiettivo l’EFS 17-85mm stabilizzato.

Quali sono gli scatti ai quali sei particolarmente legato?

A questa foto sono molto legato perché è stata forse tra le prime che io abbia voluto davvero così come poi è uscita, quella forse più consapevole: l’ho scattata direttamente in bianco e nero dalla fotocamera utilizzando un filtro arancio. Inoltre è stata la prima che io abbia mai esposto in pubblico: grazie all’iniziativa degli amici e amministratori del sito MicroMosso, questa foto è stata esposta a Lucca nel 2007 in una rassegna dal titolo "30 scatti dal web".

A questa sono invece legato perché stata la prima di un genere che io non frequento molto (quello degli eventi dal vivo) ma che ora è esposta al Museo Nazionale di Fotografia di Brescia, dopo essere stata esposta nel 2008 alla mostra allestita da MicroMosso all’interno della rassegna di Lucca Digital Photo Festival. Per uno come me è una soddisfazione enorme. Devo ancora una volta ringraziare gli amici che, in quella occasione, sono stati prodighi di consigli e di sostegno per fare sì che la foto fosse di buona qualità.

Quali sono i tuoi progetti attuali e quali quelli per il futuro?
Di sicuro continuare a frequentare persone squisite dal punto di vista umano ed anche di sicure competenze per aiutarmi a coltivare un hobby che, col passare del tempo, riveste per me un’importanza sempre maggiore. Per il futuro, certamente, un bel corso di fotografia per colmare tutte le lacune che ho ancora, soprattutto nel campo della pura tecnica fotografica e delle conoscenze di base.

Hai mai esposto le tue immagini in mostre fotografiche personali o collettive?
Oltre alle rassegne di cui ho parlato prima, anche nel 2009 una mia foto è stata presente all’interno della mostra di MicroMosso. Inoltre, sempre lo scorso anno, ho "osato" allestire una piccola mostra personale intitolata "Con infinita eleganza", dal 23 al 26 aprile, in una Sala Parrocchiale di Romano di Lombardia (BG), paese dove svolgo la mia professione.

Hai mai avuto riconoscimenti in concorsi fotografici o pubblicazioni delle tue foto su libri o riviste?
Nel mio molto piccolo devo ammettere anche di avere ottenuto un riconoscimento in un contest sull’inverno, sempre promosso da MicroMosso, con il patrocinio della rivista per gli amanti della montagna www.viverelamontagna.ch diretta dall’amico e fotografo Luca Bettosini, da me chiamato "lo svizzeraccio".

Quanto tempo dedichi alla fotografia?
Meno di quello che vorrei. Ultimamente non fotografo con molta frequenza e regolarità. Diciamo che, però, un’uscita al mese me la concedo sicuramente.

Raccontaci qualche episodio curioso o simpatico legato alla tua esperienza.
Diciamo che non ci sono episodi specifici. I momenti più emozionanti sono stati quelli in cui ho conosciuto di persona quelli che ancora oggi considero tra i migliori amici che ho.

Quando rivedi i tuoi vecchi scatti cosa pensi?
Non torno molto spesso a rivederli, però ogni volta noto qualcosa che non avevo ancora notato fino ad allora e sento anche una certa nostalgia, devo confessarlo... sento come se fosse passata un’infinità di tempo e invece son solo pochissimi anni.

Dove sono pubblicate, sul web, le tue foto?
Oltre che su MicroMosso, pubblico foto anche su FotoArts e Usefilm.

Un pensiero a chi si avvicina ora al mondo della fotografia.
Non mi sento in grado di dare consigli però posso dire di non stancarsi mai di cercare un significato personale a tutto ciò che si fotografa.







Fotografie: © Giovanni Iannaccio

Vuoi concludere con un saluto o un ringraziamento?
Certamente i miei saluti vanno a te, Libero, che mi hai fatto il grande onore di contattarmi per un’intervista che mai avrei immaginato di dare sulla fotografia. Inoltre ringrazio gli amici di MicroMosso e in particolare Antonio Perrone, Giovanni Guido Marchi, Alberto Gianfranco Baccelli, Furio Nuti e Fiorella Lamnidis e, dulcis in fundo, Riccardo Corsini. Ovviamente saluto con affetto anche i miei familiari e gli amici che mi sopportano.


Le interviste ai "Fotografi nel Web" sono una rubrica del blog: Dentro al Replay