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Informo che la pubblicazione di nuove interviste è al momento sospesa a causa del poco tempo a disposizione per seguire il blog come meriterebbe, mi dispiace...
Invito comunque gli utenti a navigare sulle pagine alla ricerca di interessanti interviste, ad esempio questa (postuma) a Mario Giacomelli.

Mi scuso per l'inconveniente con gli affezionati lettori e (spero) a presto!
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giovedì 29 marzo 2012

Fotografi nel web #168: John Gubertini



John Gubertini: chi è?
Sono un fotografo ignorante con la volontà di evolvermi artisticamente sfruttando la mia "amante" per imprigionare attimi di vita. La Fotografia è per me una dolce malattia cronica che mi permette di esprimere quello che ha parole non riesco a tirare fuori.

Quando hai iniziato a fotografare?
Fotograficamente nasco a diciassette anni con la Yashica Fx 3000 con la quale condivido le stampe in BN per i ritratti e le diapositive a colori per la paesaggistica. Migliaia di scatti prima che il nostro rapporto sia interrotto bruscamente in una giornata ventosa su una spiaggia spagnola (da qui forse ha origine il mio odio per la sabbia). Ripiego su automatizzate senza molta sostanza che vogliono fare sempre a modo loro prima di conoscere la famiglia Canon con la 400D e la 7D che mi portano nuovamente sulla via della luce.

Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Street, foto sportive, ritratti, paesaggi i miei generi preferiti, ma dietro all’obiettivo qualsiasi linea può avere il suo fascino.

Hai fatto qualche corso di fotografia?
Autodidatta, "La biblioteca del fotografo" mi ha aiutato in molte occasioni e poi le uscite con alcuni fotonaturalisti mi hanno aiutato ad incrementare la mia conoscenza tecnica.

Quali sono i fotografi del passato e del presente che più apprezzi?
Nadar il primo vero sperimentatore, Annie Leibovitz tra tutti i suoi scatti quello di John Lennon e Yoko Ono è un pezzo di storia, Mario Giacomelli stilisticamente un esempio e Diane Arbus quando le foto rispecchiano l’anima.

Che attrezzatura fotografica hai usato nel passato, e quale stai attualmente utilizzando?
Fx 3000 nel passato, invece attualmente 400D, 7D... Canon 100 macro, Canon 70–200 f2,8, Sigma 10-22, Canon 17–55 f2,8, Canon 18–135, flash Canon 580 EX II, Metz 48.

Quali sono gli scatti ai quali sei particolarmente legato?

Una foto che forse mi ha aperto una nuova strada.

Weissen see - Una foto che mi ha aperto una nuova finestra.

Bianco triste - Una foto sbagliata che mi ha fatto conoscere un pezzo di storia

Quali sono i tuoi progetti attuali e quali quelli per il futuro?
"Alone in the White" una possibile mostra ancora in evoluzione finalizzata alla promozione del nuoto.

Hai mai esposto le tue immagini in mostre fotografiche personali o collettive?
Sala del Circolo Fincantieri Wartzila Trieste per i 150 anni dell’Unità d’Italia
Dot Art "La città e il territorio 2011"Q Acquedotto - Trieste
5a MOSTRA FOTOGRAFICA MICROMOSSO.COM "Scatti dal Web" Lucca

Hai mai avuto riconoscimenti in concorsi fotografici o pubblicazioni delle tue foto su libri o riviste?
All’unica mia partecipazione in un concorso in "Trieste - La città e il territorio 2011" sono arrivato 5° con Radio Amulia foto premiata e 8° con "Sconsacrata".

Quanto tempo dedichi alla fotografia?
Per mia moglie troppo... non saprei quantificare quanto ma tutti i miei tempi "morti" sono dedicati alla fotografia, dallo scatto vero e proprio, allo studio, all’elaborazione.

Raccontaci un episodio curioso o simpatico legato alla tua esperienza.
Accompagno mia figlia che voleva guardare una sua amica in una gara internazionale di tuffi. Arrivati in piscina chiedo ai genitori se potevo fare qualche scatto ed avuto il loro consenso mi tolgo scarpe e calze, mi metto le ciabatte, scavalco la bassa recinzione delle tribune e scendo a bordo vasca. Faccio le mie foto, la ragazza va sul podio e dopo le pose di rito gli organizzatori mi fanno fare le foto di gruppo chiedendomi indicazioni sul posizionamento degli atleti. Mia figlia se la rideva dalle tribune con i genitori dell’amica. Situazione analoga ad una manifestazione antirazzista. Qualche volta meglio non rispettare tutte le regole.

Quando rivedi i tuoi vecchi scatti cosa pensi?
Anche se quel vecchio scatto lo avresti ripreso in maniera totalmente diversa, il ricordo che porta con se ha sempre una forza grandissima.

Dove sono pubblicate, sul web, le tue foto?
Mi piace mettermi in gioco e sapere cosa ne pensa la gente quindi sono attivo in più di qualche forum ma quello che frequento più volentieri e senz’altro MicroMosso; ho un sito in collaborazione con il mio amico Lorenzo Cavalieri www.jelphotostudio.com fotografo naturalista per vocazione che eliminerebbe o quasi l’uso di Photoshop e quindi totalmente all’opposto rispetto a me (forse per questo andiamo d’accordo).

Un pensiero a chi si avvicina ora al mondo della fotografia.
Progettare e poi scattare. Quando qualcosa nasce prima nella mente il risultato avrà una percentuale di riuscita molto più alto.







Fotografie: © John Gubertini

Vuoi concludere con un saluto o un ringraziamento?
Devo ringraziare il Sig. Fulvio Merlak presidente del mio circolo fotografico, nonché presidente della Fiaf che grazie alle sue relazioni e alle serate in sede da lui organizzate mi sta aprendo visuali fotografiche diverse. Tiziano Neppi fotografo in prima linea fino a qualche anno fa, per la sua completa disponibilità. Libero Api che mi ha dato questa bellissima opportunità. Michela che mi sopporta e supporta ogni giorno.

Le interviste ai "Fotografi nel Web" sono una rubrica del blog: Dentro al Replay

martedì 20 marzo 2012

Fotografi nel web #167: Peggy Ickenroth



Peggy Ickenroth: chi è?
Sono una studentessa di fotografia che ancora fa tanti lavori diversi. Per ora credo che sia un bel modo per non annoiarsi e per sperimentare liberamente con la fotografia.
(foto del profilo: © Giuliano Guarnieri)


Quando hai iniziato a fotografare?
Già da bambina la fotografia mi affascinava molto. Quando andavo dalla mia nonna spesso guardavamo insieme le sue foto di quando era giovane. Tante erano scattate da un amico dei miei nonni, un fotografo dilettante ma secondo me molto bravo. Adoravo i vestiti, lo stile e l'eleganza di quelle foto. Credo che sia per questo motivo che ora mi piace fare le foto a eventi come Summer Jamboree e Kustom Weekend. In qualche modo sembra di riavvicinarsi un po' a quell'epoca magica.

Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Il genere che mi piace di più è il reportage. Perché ti porta a girare, fare cose inaspettate. Poi comprende tutto: ritratto, paesaggio ecc...

Quali sono i fotografi del passato e del presente che più apprezzi?
Beh, sono tantissimi. Vanno da Steve McCurry per i viaggi, colori e composizioni, Cartier Bresson per la sua velocità di catturare sempre il momento giusto, Ellen Von Unwerth perché ci fa vedere delle donne spesso in stile pin up che sono sicure di sè e che si divertono, Richard Avedon per la classe ed eleganza, Diane Arbus per i soggetti. Sono tipi di fotografi completamente diversi, ma vorrei rubare qualcosa da ognuno di loro e metterlo insieme!

Che attrezzatura fotografica hai usato nel passato, e quale stai attualmente utilizzando?
Ho una vecchia Nikon analogica che ho usato per le foto che vedete qui che mi piace tanto, ma siccome usarla significa spendere tanti soldi e tempo, la uso soltanto per eventi speciale come il Kustom Weekend e Summer Jamboree perché secondo me ci sta bene. Altrimenti uso una reflex Nikon digitale.

Qual è lo scatto al quale sei particolarmente legata?
Questa, perché ho dei bellissimi ricordi di quella settimana...


L'ho fatto 3 anni fa quando lavoravo come cameriera nel ristorante di un campeggio enorme, dove quella settimana venivano ospitato più di 300 bambini poveri provenienti da 18 paesi diversi. Lavoravo qualche volta anche più di 10 ore al giorno, ma stare in contatto con loro era fantastico. Una volta durante la pausa ho preso una vecchia macchina compatto (infatti, si vede che la qualità è bassa) e sono andata a giocare con alcuni bambini in piscina. E in questa foto si vedono le emozioni di bambini che per la prima volta in vita loro vedono una piscina e che possono giocare senza preoccuparsi di niente.

Quali sono i tuoi progetti attuali e quali quelli per il futuro?
Per ora sono laurearmi e accompagnare degli ONLUS per documentare la vita di bambini altrove. Spero di andare in Africa, Asia o Sud America.

Quanto tempo dedichi alla fotografia?
Dipende dal mio tempo libero. Al momento non è quanto vorrei.

Raccontaci un episodio curioso o simpatico legato alla tua esperienza.
Ah, sono tantissimi. Una volta volevo fare delle foto a Firenze, dove vidi alla stazione circa 20 senza-tetto che aspettavano il cibo. Poi, a 10 metri di distanza, c'era una signora "per bene" seduta con la sua borsa Louis Vuitton e 3 trolley ad aspettare un taxi. Mi piaceva troppo il contrasto e quindi ho cominciato a fotografarli. La signora era troppo impegnata a guardare da un'altra parte ma i senza-tetto mi hanno vista e mi sono venuti dietro incazzati. Mi sono resa conto che la cosa migliore era di parlare con loro e spiegare cosa volevo mostrare. Per me contava più l'ignoranza della signora, non volevo prendere in giro loro. Poi hanno detto che gli piacevano tanto le foto e mi hanno portato in giro e presentato altri loro amici per fare delle foto simili. E' stato un pomeriggio bellissimo!

Quando rivedi i tuoi vecchi scatti cosa pensi?
Penso a cosa potevo fare meglio.

Dove sono pubblicate, sul web, le tue foto?
Su Flickr, su Photovogue e sul Corriere Fiorentino.

Un pensiero a chi si avvicina ora al mondo della fotografia.
Direi di dedicarci più tempo possibile, farle commentare e di fare più foto possibile.







Fotografie: © Peggy Ickenroth

Vuoi concludere con un saluto o un ringraziamento?
A tutti quelli che mi hanno dato una mano e che mi hanno supportata mentre gli facevo le foto!

Le interviste ai "Fotografi nel Web" sono una rubrica del blog: Dentro al Replay

martedì 6 marzo 2012

Fotografi nel web #166: Adolfo Aievoli



Adolfo Aievoli: chi è?
Chi sono? una bella domanda. Sicuramente non sono un fotografo di professione ma un appassionato come tanti altri. Sono una persona che vive di sensazioni che mi provengono da tutto ciò che mi circonda e su cui le riverso a mia volta dopo averle metabolizzate e sedimentate per poter tentare di astrarne una piccola parte in modo tale da farle acquisire una dimensione propria ed autonoma. In tutto ciò che faccio credo che si rifletta molto la musica che ascolto e ciò che leggo o che osservo ma credo che sia soprattutto la musica ad influenzarmi molto, anche se forse questo aspetto non risulta facilmente percepibile. Oltre a tutto ciò c'è anche quello che mi piace definire come una sorta di "paradossale e sarcastica ironia", spesso dissacrante, anche se in maniera non esagerata nei confronti di ciò che mi stimola e che poi traduco in immagini. Insomma, non mi prendo molto sul serio anche se nutro un grande rispetto per la Fotografia e la tecnica che cerco di imparare e perfezionare sempre di più, sia per quanto riguarda la fase di scatto che di post produzione anche se non mi considero un purista ortodosso.

Quando hai iniziato a fotografare?
Ho iniziato tra dicembre 2006 e gennaio 2007, con una Lumix FZ50 (anche se possedevo già una piccola Coolpix da 4 megapixel).

Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Non ho un genere preferito o predefinito che dir si voglia. Scatto ciò che ho voglia di realizzare in un determinato momento. Questo aspetto è ciò che sicuramente ha caratterizzato i miei inizi, sotto la spinta della curiosità, della voglia di imparare e di cercare in qualche modo un percorso. Adesso credo di avere le idee più chiare. Sono molto atratto dal surrealismo, dal paradosso, dalla simbologia che un semplice elemento può rappresentare in una foto, dalla non immediatezza del messaggio ma dalla voglia di spingere l'osservatore a cercare, facendo compiere anche a lui una sorta di piccolo viaggio. Mi piace infine molto la persona intesa come essere umano, sia esso uomo o donna poco importa, in genere, ultimamente sento che l'elemento soggettivo, umano, sia imprescindibile per comunicare ciò che mi piacerebbe e che provo. La mia impostazione però non mi ha reso facile il reperimento di "volontari" nella misura che avrei auspicato. Devo ammettere che neanche io mi sono impegnato più di tanto nel cercarli. Spero, in futuro, di poter realizzare qualche progetto che ho in mente, soprattutto in tema di nudo artistico e magari raffinatamente erotico senza che questo voglia significare "esporre la mercanzia in bella mostra" come molti stereotipi imperanti sembrano invece voler far passare come assioma stilistico.

Hai fatto qualche corso di fotografia?
No, non ho mai fatto alcun tipo di corso, nè di fotografia e nè di postproduzione. Sono un autodidatta che ha imparato girando per il web e cercando di rubare il mestiere a quelli più bravi di me. Se ci sono riuscito, non so, non sta a me dirlo; credo di cavarmela abbastanza però. Parlando "ex post" posso dire che i corsi servono ma fino ad un certo punto, nel senso che il grosso lo fa la persona che, se realmente interessata, deve essere curiosa, aperta mentalmente, senza pregiudizi, soprattutto nei confronti delle critiche se costruttive e, soprattutto, deve darsi un obiettivo rispettando la Fotografia ed intendendola come mezzo di espressione e non come strumento di affermazione personale.

Quali sono i fotografi del passato e del presente che più apprezzi?
Sono un divoratore di immagini in questo senso. Da Doisneau a Ronis per i b/n morbidi e modulati, Avedon e Penn per l'eleganza che ritrovo nei loro scatti. Brandt per i tagli forse considerati da molti poco ortodossi e forse un po' esasperati. Newton, Mapplethorpe per la ricerca continua della precisione compositiva e della luce "perfetta", Araki (non tutta la produzione) e Rankin (tra i miei preferiti contemporanei) o Jean Jacques Andrè. Saudek... lo adoro. Ma anche modernissimi e forse poco noti al grande pubblico come Joel Grimes per le tecniche d'illuminazione e post produzione. Robert Platon per l'uso del grandangolo. Potrei citarne moltissimi ma non passa giorno che non legga forum, visiti siti, scopra nomi nuovissimi e sconosciuti - almeno per me - e ripeschi i grandi del passato.

Che attrezzatura fotografica hai usato nel passato, e quale stai attualmente utilizzando?
Ho iniziato "seriamente" con una Lumix FZ50 per poi passare ad una Nikon D80 e successivamente approdare ad una Nikon D300 che mi sento calzare come un guanto. Come obiettivi ho un 50 mm 1.4, un 18/70, un 70/300 (tutti Nikon), un 10/20 della Sigma (probabilmente il mio preferito) e il Lensbaby Composer con Kit Macro. Come flash ho un Nikon sb800 e un Metz 54 che utilizzo con dei Radio Trigger, qualche stativo, ombrelli, banks (questi ultimi tutti reperiti su ebay a prezzo più che ragionevole e di dimensioni facilmente trasportabili. Perchè si può realizzare molto senza spendere necessariamente una fortuna). Inizialmente preferivo lo zoom, mi rendo conto però che più passa il tempo e più preferisco le focali corte grazie alle quali credo di riuscire ad essere più descrittivo e più vicino senza concentrarmi solamente sul soggetto anche perchè, spesso, il soggetto non è quello convenzionalmente percepito dalla maggior parte di coloro che osservano.

Qual è lo scatto al quale sei particolarmente legato?


Sono molto legato a questo scatto. Per me ha significato un passaggio evolutivo sia dal punto di vista tecnico che della consapevolezza di ciò che vorrei realizzare e di come realizzarlo oltre ad essere uno scatto che, per certi versi, mi racconta.

Quali sono i tuoi progetti attuali e quali quelli per il futuro?
Diciamo che ho qualche "sogno nel cassetto" come dicevo prima e forse è arrivata l'ora di aprirlo e di mettersi all'opera. Mi sto organizzando. Sicuramente vorrei realizzare qualcosa che abbia al centro la persona poi, per quanto riguarda il "taglio" stilistico, di idee ne ho un po'... per adesso un passo alla volta e vediamo cosa tiriamo fuori.

Hai mai esposto le tue immagini in mostre fotografiche personali o collettive?
Non ho mai esposto le mie immagini, anche se ultimamente - strano a dirsi - più di qualcuno me lo sta chiedendo.

Hai mai avuto riconoscimenti in concorsi fotografici o pubblicazioni delle tue foto su libri o riviste?
No, perchè non le ho mai inviate.

Quanto tempo dedichi alla fotografia?
Molto meno di quello che vorrei. A volte il tempo da dedicarle lo rubo letteralmente ad altro. Mi sto organizzando però per ottimizzare al meglio. Ne sento il bisogno.

Raccontaci un episodio curioso o simpatico legato alla tua esperienza.
Una volta stavo facendo qualche scatto "street"; ad un certo punto uno mi ha puntato il dito e si è scagliato di corsa verso di me. Morale della favola credeva che fossi un investigatore privato mandato dalla moglie. Alla fine ci siamo fumati una sigaretta e abbiamo fatto due chiacchiere cordialmente, anche se non credo che in ogni caso lui si fosse convinto fino in fondo.

Quando rivedi i tuoi vecchi scatti cosa pensi?
E' ovvio che man mano che passa il tempo li rivedo con un occhio sempre più critico (almeno me lo auguro). Non ci sono cose che non rifarei ma che, con ogni probabilità, farei in modo diverso; credo che questo sia nella natura delle cose che evolvono secondo un percorso.

Dove sono pubblicate, sul web, le tue foto?
Sul portale del "Circolo Fotografico Micromosso" e su qualche Social Network... i soliti.

Un pensiero a chi si avvicina ora al mondo della fotografia.
Di non avere fretta, di non sentirsi arrivati solo perchè si ha una reflex in mano, perchè non si arriva mai; di concentrarsi sulla tecnica e poi cercare un proprio percorso; non è facile, ci vuole tempo; di essere coerenti ed onesti con se stessi e di non cadere nelle tentazioni che si trovano ovunque, dove una pacca sulla spalla è facile da ricevere ma equivale in realtà ad una cambiale per un futuro incasso. Di non demordere di fronte alle difficoltà e di prendere tutto ciò che viene, soprattutto in termini di critiche costruttive, sedimentandolo e meditandoci con calma e serenità perchè solo così si cresce.








Fotografie: © Adolfo Aievoli

Vuoi concludere con un saluto o un ringraziamento?
Ringrazio mio padre e mio fratello che mi hanno distolto dai video per avvicinarmi al mondo della fotografia e ringrazio il destino che mi ha permesso, e mi permette tutt'ora, di potermi divertire con questo splendido hobby che è anche una grandissima passione. Ringrazio anche alcuni amici, persone che rimangono spesso nell'ombra e che stimo tantissimo per gli scambi continui e costruttivi non solo tecnici ma anche e soprattutto umani. Non faccio nomi perchè su questo punto la pensiamo allo stesso modo, so che capiranno però. Last but not least, un ringraziamento a te, Libero, per questa opportunità.

Le interviste ai "Fotografi nel Web" sono una rubrica del blog: Dentro al Replay